Il mio intestino irritato mi ha regalato un sogno
Ciao, in questo primo video ti racconterò la mia storia.
Come ti ho anticipato nell’email, anche io come te ho dei disturbi intestinali. Soffro, infatti, della sindrome dell’intestino irritabile.
Ed è proprio per questo che ti capisco perfettamente, per questo non sarò l’ennesimo professionista che ti ripeterà solo:
“Rilassati e passerà”
Potrei raccontarti di tutte le volte in cui mi sono sentita in imbarazzo per i miei “attacchi di pancia”.
Come quando al liceo fingevo di avere la nausea in modo da passare la prima ora in bagno, perché dire che hai un attacco di diarrea è brutto, poco femminile no? La nausea è più “normale”.
O potrei raccontarti di quando il viaggio verso l’università mi sembrava interminabile, era un turbinio di emozioni: panico, agitazione e calma apparente…
Arrivavo alla fermata del treno tutto ok, mentre aspettavo il treno iniziavo a sentire dei movimenti intestinali, ero ancora in tempo per tornare a casa, poi arrivava il treno “no dai Giusi ti stai condizionano, respira, stai bene”, così salivo sul treno e stavo bene tutto sommato.
Arrivava poi il momento di aspettare il pullman:
5 minuti ok;
8 minuti ecco che tornavano i fastidi “Quando arriva questo pullman, respira sta tranquilla, respira”;
10 minuti “Vedi che stai bene, non devi pensarci”;
15 minuti panico “Ora prendo di nuovo il treno e torno a casa”.
Ecco il pullman “Ah finalmente, mi manca l’ultimo tratto di 15 minuti”
Nel pullman le emozioni si ripetevano: calma, agitazione e panico...
Quando vedevo la struttura era un sollievo, correvo al bagno vicino alla segreteria, quello dove non andava mai nessuno, quindi c’era un doppio lato positivo: era pulito e non incrociavo altre persone.
Una volta superata la crisi poteva iniziare la giornata, mi stampavo un sorriso in volto e andavo a salutare i miei amici come se niente fosse, inventando scuse sul traffico o sui pullman che non erano mai in orario per giustificare il mio ritardo (che magari loro nemmeno avevano notato).
Ma credo sia inutile, probabilmente anche tu hai tante storie come le mie.
Voglio raccontarti, invece, di un periodo particolare della mia vita, che è stato quello determinante, quello che ora dentro me definisco il mio “periodo buio”.
Anche se è solo grazie a quel periodo che ora sono qui a scriverti queste parole, quindi una cosa la devo ammettere.
La mia sindrome intestinale mi ha stravolto la vita, mi ha anche tolto diversi momenti di serenità, mi ha rovinato serate col mio compagno e tanto altro.
Però mi ha fatto un dono enorme, che è il mio lavoro.
Ma non voglio dilungarmi troppo, ti racconto tutto nel video buona visione…
Potresti pensare
“Cosa c’entra tutto questo con me?”
Aspetta, tra poco ti spiegherò tutto e ti sarà chiaro.
Oggi posso affermare che la mia sindrome intestinale mi ha stravolto la vita, a causa sua non ho realizzato il mio sogno da bambina, per un periodo di tempo mi sono sentita in trappola in un corpo che non sentivo più mio.
Ma, devo ammettere che in fondo le sono grata, perché solo grazie alla mia storia oggi ho il mio lavoro, grazie ad essa ho imparato ad ascoltare il mio corpo e a vivere in equilibrio con esso.
Ma forse la cosa più importante che ho imparato è che al centro del nostro benessere c’è un intestino sano.
Domani riceverai una nuova email con un link per leggere la storia di Rosa, una mia paziente.
Se la mia patologia intestinale mi ha portata a fare la nutrizionista è stato l'incontro con Rosa a farmi capire che dovevo fare qualcosa per tutte quelle donne che si sentono in trappola nel loro corpo, in costante lotta col proprio intestino.
Se non vuoi aspettare fino a domani, clicca sotto per leggere subito la storia di Rosa.
Ti invito, fin da subito, ad iscriverti al mio gruppo privato Facebook, al suo interno troverai diversi contenuti:
- Video-ricette amiche dell’intestino, cioè dei brevi video in cui potrai vedere passo passo delle ricette. Non sono di certo una chef e le ricette che propongo nel mio gruppo sono veramente semplici, ma hanno lo scopo di far comprendere quanto sia importante mangiare con gusto sempre, anche quando decidi di prenderti cura del tuo corpo. Inoltre, credimi se ci sono riuscita io a preparare questi piatti sicuramente li possono fare tutti.
- Foto di piatti che fanno parte della mia alimentazione. Come hai letto io sono la mia prima paziente, tutto ciò che propongo alle mie pazienti lo testo prima su me stessa, che siano ricette o pratiche (come la doccia fredda e la meditazione). Ecco che spesso condivido nel gruppo le mie esperienze personali, perché in fondo io sono proprio come te e le altre donne che si trovano in quel gruppo.
- Dirette settimanali su come prendersi cura del proprio intestino, durante le quali non solo do consigli sull’alimentazione ma anche su altri aspetti della quotidianità, tutto per aver uno stile di vita che ti aiuterà a prenderti cura del tuo intestino.
Il mio obiettivo con questo gruppo è creare una community di donne che si sostengano tra loro nei momenti no, che si passino ricette, consigli ed esperienza di vita. Che condividano gioie e successi, ma soprattutto che si supportino nei momento no, perché questi ci possono sempre essere.
Un sintomo intestinale può tornare, per un periodo potresti non riuscire a fare attività fisica o non seguire perfettamente il piano.
Tutto ciò può accadere e non devi sentirti in colpa se capita, ne mollare tutto.
Quando a 20 anni i miei sintomi sono peggiorati e ho passato il mio “periodo buio” mi sono sentita terribilmente sola.
Con me c’erano i miei sintomi, i telefilm che guardavo e tutte le persone che mi ripetevano
“cerca di calmarti e vedrai che passerà”
Ma che ne sapevano loro di quello che sentivo dentro? Di quanto fosse frustrante sentirsi in trappola nel proprio corpo a causa dei continui mal di pancia?
Mi sentivo solo sbagliata, io la causa di tutto, non ero abbastanza forte.
Ecco, in quel periodo mi sarebbe proprio servito un gruppo dove trovare altre donne che stavano passando le mie stesse cose.
Che mi capissero, che mi supportassero.
Ed è proprio questo che voglio fare con il mio gruppo.
Non farti sentire più sbagliata e sola. Farti capire che ci sono altre donne che sanno cosa hai dentro.
Quindi ti chiedo, iscriviti al gruppo, partecipa, commenta e condividi le tue esperienze.