La Balacing Diet
Nutri il tuo equilibrio intestino-mente
Se sei qui probabilmente senti il bisogno di un cambiamento, potresti sentirti in trappola nel tuo corpo che sembra remarti contro, potresti essere stanca di quel jeans che stringe, della sensazione di disagio che provi durante le tue giornate.
Qualunque sia il motivo per cui mi ha contattata prima di tutto voglio parlarti di una cosa per me molto importante.
Ti chiedo solo qualche minuto del tuo tempo.
Sai che il benessere parte dal tuo intestino?
Per quanto l’argomento “benessere” sia molto generico, in quanto “stare bene” ha un significato diverso per ogni persona, la verità è che se il nostro intestino sta bene (o come piace dire a me è felice) anche noi stiamo bene.
Ci sentiamo meglio, più leggeri, vitali e di buon umore.
Ora potresti pensare che questo discorso non abbia niente a che fare con te, soprattutto se sei tra quei fortunati che non hanno sintomi intestinali come gonfiore, costipazione o crampi addominali e mi hai scritto “semplicemente” per perdere peso (se, invece, mi hai scritto proprio per risolvere questo problemi sai bene cosa intendo).
Beh credimi, leggendo queste righe cambierai idea.
Come faccio a sapere tutto ciò?
Perché ho provato sulla mia pelle l’importanza di dare ascolto al nostro intestino.
C’è stato un periodo in cui mi sentivo persa, sola e sbagliata, quello che chiamo il mio periodo buio.
Da che ricordo ho sempre sofferto di “mal di pancia” un modo carino per definire i miei attacchi diarroici (già questo la dice tutta sul perché avere dei sintomi ci fa sentire sbagliate, ma sto divagando …), però tutto è peggiorato quando all’università non riuscivo a superare un esame.
In quel periodo sono comparsi altri sintomi, diversi dal classico mal di pancia, facevo fatica a prendere sonno, dormivo agitata, mi svegliavo con crampi addominali e nausea. Sono subentrati poi tremori, ansia, estrema tristezza.
Al mattino ancora prima di scendere dal letto avevo conati di vomito, correvo al bagno ma non usciva nulla, solo succhi gastrici. È così che iniziava la mia giornata.
Non mangiavo nulla, ma, nonostante ciò, avevo diverse scariche di diarrea.
Arrivava il pranzo e buttavo giù giusto qualche boccone, sotto lo sguardo attento dei miei genitori. Dopo pranzo riuscivo a riposarmi un po', mi stendevo stremata sul letto, era passata metà giornata, il grosso era passato. Mi addormentavo per qualche minuto poi saltavo nel sonno.
I tremori non mi abbandonavano mai, mi facevano male i muscoli tanto che ero tesa.
Arrivava poi la sera, riuscivo a mangiare di più, finalmente la giornata era finita. Dopo cena mi mettevo a letto a guardare i telefilm e crollavo.
All’alba i tremori mi svegliavano ed ecco che ricominciava il ciclo.
Cercavo di capire perché stessi così male, “poteva un semplice esame mettermi così in crisi?” mi sono detta che forse non ero fatta per l’università, era troppo per me.
Non ero in grado di sopportare l’ansia per gli esami, ero debole, non ero all’altezza.
Ho addirittura pensato di abbandonare tutto, mi sentivo solo una fallita.
Non riconoscevo più il mio corpo e non capivo che segnali stava cercando di mandarmi. Mi sentivo in trappola in quel corpo.
Col senno di poi però devo tanto a quel periodo, poiché dopo essermi ripresa in qualche modo, mi sono rimboccata le maniche e quell’esame di chimica l’ho superato. Ma ho scelto di cambiare indirizzo di studio.
È stato così che ho conosciuto il mondo della nutrizione, fino a quel momento, infatti, non mi ero mai interessata di alimentazione sana o perdita di peso.
Da quella scelta mi si è aperto un mondo, ho scoperto che tutti i sintomi che avevo erano legati al mio intestino malandato, proprio tutti sì, non solo gli attacchi di pancia.
Ippocrate disse:
“Tutte le patologia partono dall’intestino”
Negli anni la scienza ha sempre di più confermato questa teoria.
L’intestino, infatti, è il nostro secondo cervello, probabilmente avrai già sentito questa frase nelle pubblicità di probiotici o altro, tanto che ormai sembra una di quelle frasi fatte che si sentono ovunque.
L’intestino è considerato il nostro secondo cervello per un motivo che probabilmente nemmeno ti interessa (per gli appassionati di scienze come me perché possiede un sistema nervoso tutto suo, detto sistema nervoso enterico, che ha quasi più neuroni del nostro cervello vero e proprio, ne possiede infatti circa 500 milioni).
Ma, possiamo traslare questa affermazione anche in modo diverso, l’intestino può esser considerato il nostro secondo cervello, perché è al centro del nostro organismo.
Se qualcosa non funziona a livello intestinale, questo manderà messaggi in tutto il corpo facendo comparire sintomi esterni ad esso.
Proprio come è successo a me ricordi? Quando si sono manifestati ansia, estrema tristezza, panico.
Questo accade perché intestino e cervello sono in continua comunicazione tra loro, in quello che si chiama asse intestino-cervello, in realtà dovrei parlare di asse microbiota-intestino-cervello, e questa comunicazione è bidirezionale.
Per farti capire poiché è importante il benessere intestinale nel tuo percorso voglio parlarti in particolare del microbiota (cioè, l’insieme di microrganismi, non solo i più noti batteri, che popolano il nostro intestino) o come mi piace chiamarli i “nostri piccoli amici batteri”. Questi non abitano in modo passivo il nostro intestino, ma svolgono diverse funzioni fondamentali.
Ma il microbiota intestinale per poter svolgere tutte le sue funzioni benefiche per il nostro organismo deve trovarsi in “buona salute”, cioè nel suo stato ottimale che viene detto eubiosi, per esserci questa condizione ci deve essere il giusto equilibrio di tutte le specie batteriche.
Immagina il nostro intestino come un quartiere, nel quale ci sono diverse famiglie, abbiamo la famiglia B (Bacteroidetes) che è la più numerosa, poi la famiglia F (Firmucutes) e infine poche persone di altre famiglie la P, A, V, etc.
Se c’è questo rapporto, circa la metà della famiglia B, circa il 45 % della F e poi pochi membri delle altre famiglie, c’è il giusto equilibrio e tutto il quartiere funziona bene, siamo in una condizione di eubiosi.
Ma se per qualche motivo i membri della famiglia B diminuiscono o aumentano diversi membri della famiglia P, o addirittura si trasferisce una famiglia di malviventi (i batteri patogeni), ecco che l’equilibrio non c’è più, nel quartiere iniziano i problemi, siamo in una condizione definita disbiosi.
Tra le tante funzioni forse alcune interessano in particolare a te, ad esempio il microbiota:
- È coinvolto nel senso di fame che avverti: esistono alcuni batteri che riducono il senso di fame, altri sono ghiotti di zuccheri se quindi sono questi a prevalere tu avrai più voglia di cibi ricchi in zuccheri.
- Regola la quantità di energia che assorbiamo dagli alimenti
- Influenza il nostro umore, sia in positivo che in negativo
- È coinvolto nella qualità del sonno
Per tutti questi motivi, è fondamentale prenderci cura del nostro intestino sempre, non solo quando abbiamo sintomi come gonfiore, meteorismo, costipazione, stipsi.
Come fare a mantenere il microbiota nel suo equilibrio ottimale?
Innanzitutto, dobbiamo nutrirlo al meglio, questo lo facciamo attraverso la nostra alimentazione, i batteri infatti sono ghiotti di piccoli carboidrati e della fibra (prebiotici) che introduciamo con la dieta.
Bene, quindi, questo è il primo pilastro:
ALIMENTAZIONE
Ma da sola l’alimentazione non basta, devi migliorare anche il tuo:
STILE DI VITA
Introducendo una serie di sane abitudine che ti aiuteranno a ridurre lo stress, un esempio può essere l’attività fisica.
Infatti, devi sapere che l’esercizio fisico non solo ti è di aiuto per mantenerti in forma, ma anche per ridurre lo stress.
Diversi studi hanno dimostrato che l’esercizio fisico regolare ha effetti positivi sull’umore, tanto che è consigliato come terapia in forme lievi di depressione.
Si è, infatti, visto che lo sport stimola la produzione degli ormoni del buon umore (endorfine e serotonina) e allo stesso tempo riduce i livello dell’ormone dello stress (cortisolo).
Con questo non voglio dire che devi diventare un maratoneta, ma praticare attività fisica “curerà” la tua mente e di conseguenza anche il tuo intestino ne gioverà.
Inoltre, l’attività fisica migliorerà anche la qualità del tuo sonno, arriviamo quindi al terzo pilastro il:
SONNO
Quello tra sonno e intestino è un altro rapporto particolare, anche in questo caso, infatti, è un rapporto bidirezionale.
Da una parte un intestino “malandato”, in stato di disbiosi, influenza la qualità del sonno. Infatti, in caso di disbiosi si ha una minore produzione di serotonina, di conseguenza la qualità del sonno peggiora.
È anche vero l’inverso però, una cattiva qualità del sonno, soprattutto la privazione del sonno, influenza la composizione dei batteri nell’intestino, inducendo disbiosi.
Ecco che l’alimentazione, il tuo stile di vita, incluso lo stress a cui sei sottoposta, e la qualità del tuo sonno sono i pilastri fondamentali per prenderti cura del tuo microbiota, quindi del tuo corpo.
Per ottenere ciò però devono essere presenti tutti e tre.
Immagina l’alimentazione, lo stile di vita e il sonno come i tre piedi di uno sgabello.
Se uno dei tre piedi manca, o è più corto degli altri, il tuo sgabello traballerà e il rischio di cadere sarà maggiore.

Per rendere il tuo sgabello comodo e sicuro c’è bisogno che tutti e tre i piedi siano presenti e che siano della stessa lunghezza.

Allo stesso modo, se non curi tutti e tre questi aspetti, l’alimentazione, lo stile di vita e il sonno, la probabilità di raggiungere il tuo obiettivo è inferiore.
Come puoi farlo?
Attraverso il percorso che ho sviluppato facendo dei test su me stessa e che mi sta permettendo ora di aiutare le miei pazienti a non sentirsi in trappola nel proprio corpo.
Questi tre, infatti, sono i pilastri del mio metodo di lavoro, grazie al percorso insieme imparerai non solo l’alimentazione più adatta alla tua situazione, ma anche come migliorare il tuo sonno e il tuo stile di vita in generale.
Quasi tutte le donne che aiuto arrivano da me ormai rassegnate a sentirsi in trappola in un corpo che non sentono più loro sono deluse, frustrate, sfibrate.
Nonostante loro non credano sia possibile sentirsi di nuovo a proprio agio nel loro corpo.
Eppure, dopo un po' ciò accade.



Ora vorrai saperne di più sul percorso insieme.
Capisco la tua impazienza, ma aspetta un attimo c’è un problema.
Questo metodo non è per tutti!
Prima di tutto, il mio metodo è il risultato di diversi studi, come ti ho detto le scoperte sull’importanza dell’intestino sono all’ordine del giorno. Do tutta me stessa per offrire alle mie pazienti delle soluzioni sempre aggiornate con le nuove scoperte. Proprio per questo il mio metodo è in continuo rinnovamento.
Non potrei fare lo stesso per tutte le categorie, per questo motivo se sei uno sportivo, hai un disturbo del comportamento alimentare (diagnosticato), sei in cerca di un nutrizionista per tuo/a figlio/a con meno di 12 anni, sei un paziente oncologico questo metodo non fa per te.
Se fai parte di una di queste categorie non potrei offrirti il meglio (cosa che per me è inaccettabile e mi metterebbe al pari dei venditori di fuffa che si trovano in giro).
Altro punto importante è che questo metodo non è per le persone che cercano la cura miracolosa alla loro patologia intestinale, purtroppo è vero che queste sono croniche.
Non posso darti la cura per la tua patologia, non posso prometterti che guarirai.
Ma posso insegnarti a gestire la tua patologia e a viverla con maggiore serenità.
Potrà sempre esserci il periodo di forte stress che farà tornare i tuoi sintomi, ma questa volta non sarai impreparata, avrai finalmente imparato come prenderti cura del tuo intestino e lo vivrai con meno ansia.
Perché saprai esattamente cosa sta accadendo, non ti chiederai ancora una volta perché non riesci ad essere abbastanza forte da superare quei momenti, ma saprai cosa fare e come far passare quei sintomi.
Questo metodo non è nemmeno per quelle persone che vogliono ottenere tutto e subito.
Dovrai avere pazienza e seguire i miei consigli, le soluzioni veloci non sono mai la vera soluzione.
Nel breve tempo potresti ottenere anche dei risultati, ma spesso queste soluzioni sono troppo estreme e restrittive, per questo non riesci a seguirle nel lungo tempo. Inoltre, non ti insegnano a prenderti cura del tuo corpo nel migliore dei modi.
Una volta finiti, quindi, molto probabilmente tornerai al punto di partenza, tutto ciò non farà altro che alimentare il tuo disagio, il tuo sentirti sbagliata e non all’altezza.
In fondo Roma non fu fatta in un giorno, no?
Infine, il mio metodo non è per coloro che non sono disposte a cambiare le loro abitudini e a provare nuovi alimenti.
Ti proporrò, infatti, alimenti come quinoa, grano saraceno, kefir, etc, potresti non averli mai mangiati, ma questi sono alimenti che piacciono ai tuoi piccoli amici batteri. Inoltre, ti suggerirò anche una serie di nuove abitudini che miglioreranno la connessione intestino-cervello, per questo ti aiuteranno a sentirti meglio nel tuo corpo, come la meditazione, lo yoga, la doccia fredda, la gratitudine.
Come hai visto dall’esperienza delle mie pazienti, quello che ti aspetta alla fine del percorso è vivere con serenità i tuoi pasti, le vacanze e la tua routine.
Però, come hai visto dall’esperienza di Rosa, quello che ti aspetta alla fine del percorso è vivere con serenità i tuoi pasti, le vacanze e la tua routine.
Ma per ottenere tutto ciò dovrai seguire tutti i miei consigli e le mie raccomandazioni, dovrai impegnarti, fare lo sforzo di cambiare le tue abitudini e tutto il tuo stile di vita.
Quindi, se hai capito che la strada per tornare a sentirti a tuo agio nel tuo corpo passa attraverso un percorso di cambiamento e conoscenza, progettato su misura per te, in base alla tua patologia, alle tue esigenze e gusti.
Allora la prossima cosa da fare la conosci già…
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